Mobility

La mobility è una disciplina non agonistica praticabile da qualsiasi binomio cane – proprietario. Nella pratica consiste nell’utilizzo di una serie di attrezzi di difficoltà differente.

Attraverso questa disciplina è possibile incrementare notevolmente la capacità di attenzione e concentrazione del proprio cane, ed è anche molto utile per ampliare la coordinazione e l’equilibrio.

La mobility è indicata per qualsiasi soggetto che voglia mettersi alla prova e particolarmente utile per soggetti paurosi e diffidenti o che tendono ad essere iperattivi e materiali.

Last but not least (anzi) è un toccasana nel migliorare la capacità di collaborazione e d’ascolto con il proprio umano e di conseguenza la relazione.

Passerotto Mio

2023-07-01

Cercavo disperatamente un educatrice per il mio Amstaff kane ho trovato l annuncio di Lisa e lo contattata subito lei e stata subito disponibile nel vederlo per capire le problematiche..il problema principale era che lui tirava molto al guinzaglio e abbaiava in continuazione con ansia e agitazione poteva fare km tirando ma non stancarsi mai in più nei cancelli delle case era un tormento come se cercasse sfidanti 🥲Lisa fin da subito mi ha consigliato e fatto fare percorsi che tutt ora gli facciamo fare ma soprattutto parlare con lui🐕..Consiglio vivamente Lisa perché fa il suo lavoro con amore e passione❤️...L amstaff è un cane dolcissimo e amorevole spetta a noi proprietari aiutarli e dagli tanto amore..Lisa il percorso lo fa fare sopratutto a noi padroni poi spetta a noi educare il nostro amico a 4 zampe...Kane ora è più tranquillo e ascolta sono felicissima perché ora sta bene😊e anch'io con le braccia 😅😅Grazie Lisa un abbracco🤗e un saluto da Kane e Sara❤️🥰

Ale Baretti

2023-04-02

Bella esperienza e ambiente ben tenuto e conservato. Ale e Dany vi ringraziano e soprattutto Otzi 🥰

Valeria Prestopino

2023-02-01

Avevamo una situazione un po’ da panico , due cani , il giorno e la notte , e la seconda di un anno appena che era ingestibile è instancabile . È stato bello sentirsi subito capiti e compresi , in primis, e subito dopo guidati con un percorso personalizzato in base alle nostre esigenze in maniera impeccabile ! Ora con zoe siamo riusciti ad avere un equilibrio e siamo davvero felici di questo! Stra consigliata !!! ♥️

Cristina Chirichella

2022-11-10

Ho conosciuto Lisa, grazie ad un amica, è in educatrice cinofila molto competente nel suo mestiere. Mi sono trovata molto bene con la mia cagnolina pitbull, Chichi, le ha insegnato sia a giocare in casa che fuori, da sola e con altri cani. È molto disponibile perché oltre a lavorare al campo, ti permette di lavorare a casa con il tuo cucciolo nel modo corretto. Sono molto felice dell’educazione che le ha dato perché ormai non mi crea nessun tipo di capriccio. La consiglio vivamente sin da subito.

Emma Provasi

2022-11-06

Finalmente dopo tante delusioni, abbiamo trovato Lisa, che con la sua competenza, la sua preparazione, la sua serietà e la sua dolcezza ha risolto il grande problema di relazione che aveva il nostro cagnolone Tiago. Grazie ancora Lisa

federica ferrari

2022-09-21

Grazie Lisa … con la tua professionalità, sensibilità e simpatia mi hai trasmesso nuovamente la voglia di fare addestramento con le mie pelose… divertendosi si raggiungono grandi risultati! Consigliatissima a chi vuole instaurare un rapporto di complicità con il proprio cane.

Camilla Baldina

2022-07-24

✨✨✨ Il top dell’approccio cognitivo relazionale

anna grassi

2022-06-20

Grazie Lisa una persona speciale per il mio Coco

Maria Martinengo

2022-06-08

Consiglio Lisa a tutti, e non solo a chi ha cani con problemi comportamentali!! Sa comunicare con i cani (e con le persone) in modo eccezionale!! E' stata la mia ancora di salvezza!! E' una persona affidabile, empatica e competente!! Mi dispiace solo non averla conosciuta prima!!

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Domande frequenti

“In molti mi chiedono come educare un cane o come risolvere un problema comportamentale… Ecco alcuni consigli!”

Qual è l’età migliore per iniziare un percorso educativo con il proprio cane?

I proprietari spesso mi chiedono quale sia l’età più adatta per educare il proprio amico a quattro zampe.

La mia risposta è generalmente questa: per noi umani è meglio iniziare ad andare a scuola da adulti o da bambini?

Alla pari delle persone anche per i cani l’età migliore per apprendere nuove nozioni è la giovane età.

Un cucciolo di 3 mesi è in grado di capire ed apprendere quasi quanto un adulto; non solo, a questa età il suo cervello è maggiormente predisposto ad acquisire nozioni ed ad immagazzinare esperienze.

Non a caso quando prendiamo un cucciolo ci viene consigliato di iniziare presto a fargli fare diverse esperienze. Questo viene detto perché il suo cervello fino ai 5/6 mesi ha la capacità di assorbire con facilità i diversi stimoli verso i quali verrà esposto e non farà fatica (quanto invece un adulto) nè ad immagazzinare nuove esperienze nè ad apprendere nuove nozioni.

È importante però abituarlo gradualmente sia alle nuove esperienze che agli insegnamenti; entrambi dovranno essere di tempo limitato ed associati a qualcosa di positivo come il premio in cibo o il gioco.

Non ci sono dubbi quindi: iniziare il prima possibile un percorso educativo e in generale a seguirlo nell’educazione sarà una scelta vincente!

Io proprietario/a devo essere presente durante gli incontri educativi?

Un’altra domanda che mi è stata posta diverse volte è se il proprietario sia necessario durante le lezioni o se, invece, possa non venire. Il cane verrebbe quindi seguito solo dall’educatore/educatrice.

Sembra una domanda alquanto strana, ma in passato alcuni addestratori si comportavano così: addestravano da soli il cane senza che fosse presente il proprietario e non era così raro che alcuni di loro decidessero di tenere con sé il cane per un lungo periodo per poi restituirlo al proprietario una volta addestrato.

Secondo la mia opinione questo “metodo” non è assolutamente ammissibile.

Non solo il proprietario deve essere presente agli incontri ma deve anche partecipare attivamente all’educazione del proprio cane.

La figura dell’educatore/educatrice si propone di aiutare a costruire un sano e felice rapporto tra l’essere umano e il proprio amico a quattro zampe; questo ovviamente non sarebbe possibile se il proprietario fosse assente.

Un altro compito dell’educatore risiede nella capacità di aiutare il proprietario a comprendere il linguaggio del proprio cane e i suoi relativi comportamenti; questo aspetto è di fondamentale importanza per poter costruire un buon rapporto, che porterà tra i vari benefici anche quello di ottenere un cane più gestibile ed ubbidiente.

Riassumendo, quindi, reciproca conoscenza e giusta informazione sono alla base di un buon percorso educativo che, come abbiamo visto, non può prescindere dalla presenza attiva del proprietario.

Se il mio cane ha paura come mi devo comportare? Lo ignoro o lo aiuto dandogli sostegno?

Questa è un’altra domanda che in questi anni di lavoro mi è stata posta frequentemente. Se il nostro cane ha paura è giusto aiutarlo, facendogli sentire la nostra presenza, supportandolo e confortandolo.

Spesso, invece, si crede che ignorarlo sia l’atteggiamento migliore, perché si pensa che se ci mostrassimo protettivi nei suoi confronti gli faremmo credere di aver ragione ad essere impaurito. Ma non è così.

La paura è un’emozione che il cane, al pari dell’umano, può vivere più o meno intensamente.

Se un cane impaurito venisse ignorato non riuscirà ad avere sufficiente fiducia in sé per superare il problema, nè avrà un esempio positivo da imitare.

Noi siamo, o meglio, dovremmo essere un punto di riferimento per il nostro cane; ciò vuol dire che se il nostro amico si dovesse trovare in difficoltà il nostro compito sarà quello, da un parte, di essergli di esempio su come vivere quella situazione, e dall’altra di confortarlo per aiutarlo a trovare quella fiducia in sè che gli permetterà di superare le sue paure.

Così facendo gli offriremo i mezzi e un atteggiamento migliore per far fronte alle difficoltà.

Che differenza c’è tra la figura dell’educatore e quella dell’addestratore?

In questi anni sono state innumerevoli le volte in cui ho notato la confusione legata a queste due figure professionali.

Io stessa vengo spesso e volentieri chiamata addestratrice. Questo avviene, secondo me, perché il termine addestratore è in uso corrente da molti anni; l’educatore, al contrario, è una figura professionale di recente costituzione.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza tra questi due termini.

L’educatore si inserisce nel binomio cane e proprietario per cercare di migliorare la loro relazione e per aiutare il proprietario a comprendere meglio il linguaggio del proprio amico a quattro zampe.

L’educatore, per raggiungere questo scopo, lavora sia andando a casa del cliente sia all’esterno, a seconda delle necessità.

L’educatore si occupa inoltre di rendere il cane capace di gestire il contesto urbano, aiutandolo ad affrontare le varie situazioni; si occuperà ad esempio di insegnare al cane a vivere serenamente nei luoghi pubblici, a saper camminare al guinzaglio in mezzo alla gente e in presenza di altri cani, e così via.

L’educatore non si occupa invece della parte performativa/competitiva.

Questo è invece il compito dell’addestratore che è, infatti, specializzato in settori cinofili specifici, quali ad esempio l’agility o l’obedience, oppure in ambito del soccorso; avremo quindi gli addestratori per cani da ricerca per dispersi su superficie o macerie, o ancora in ambito assistenziale, come gli addestratori di cani per non vedenti.

L’addestratore è quindi specializzato in un settore della cinofilia che può essere performativo, assistenziale o entrambi.

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